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Viaggio negli Stati Uniti d’America: Opus One. L’incontro tra Robert Mondavi ed il Barone di Rothschild cambia il percorso di Napa Valley.

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Arrivati in Napa Valley, ci dirigiamo ora verso un’azienda culto della regione: Opus One
Questo progetto nacque nel 1978 in seguito all’incontro a Pauillac (regione di Bordeaux) tra due grandi uomini di vino: Robert Mondavi, celebre viticoltore della Napa Valley ed il Barone Philippe de Rothschild, proprietario del Castello Mouton Rothschild. Entrambi erano, infatti, convinti che la Napa Valley avesse un grande potenziale per poter produrre dei grandi vini, grazie anche al fatto che il vitigno di Cabernet-Sauvignon fosse già molto diffuso in questa zona della California.

Il loro obiettivo era di fare di Opus One il “primo grand cru” di Napa Valley, sebbene all’epoca non esistesse, ancora, nessuna classificazione.
Nel 1991 la casa vitivinicola fa costruire una spettacolare cantina di forma rotonda per l’invecchiamento di questo grande vino.

Le vigne di Opus One sono situate nell’AVA Oakville, dove per AVA si intende American Viticultural Area che corrisponde alla DOC italiana; quest’area è costituita principalmente da quattro parcelle di terreno mitiche della Napa Valley, tra le quali il celebre “To Kalon”.
La vendemmia è fatta alla mano e l’assemblaggio è di taglio bordolese.
La vinificazione avviene per gravità e i vini sono messi in botti nuove di quercia costruite da mastri bottai francesi, e vi restano per 18 mesi.

I vini prodotti sono densi, concentrati, dalla maturità importante e dai tannini fini e precisi. Sono, indubbiamente, grandi vini destinati all’invecchiamento.
Nel corso della sua storia Opus One ha prodotto qualche annata mitica come ad esempio il 1991 o il 1997.

Alexandre Cuvillier

Sommelier, Ristorante Guy Savoy

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