Degustazioni - Dégustations

Un’azienda in netta espansione, quella di Giovani Viberti. Sebastien Ferrara la racconta.

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Una storia quella della famiglia Viberti che iniziò quando il Cavalier Antonio Viberti acquistò la locanda del Buon Padre e poco dopo cominciò la sua produzione di vino che era nettamente improntata su Nebbiolo, Barbera ed il Dolcetto.

Verso la metà degli anni 60 grazie al secondogenito Giovanni si iniziò una vera fase di sviluppo sia in cantina che per quanto riguarda la locanda dove la moglie Maria fu la vera chiave di svolta grazie alla sua generosa e stupenda mano in cucina sapendo deliziare chi si recava alla locanda. Il vino in quegli anni prodotto veniva utilizzato quasi solamente al consumo all’interno del locale e non venduto sfuso o in bottiglia all’esterno.

Negli anni 80 iniziò il vero lavoro di micro-vinificazioni, quindi fu necessario ampliarsi con altri spazi e dal 90 l’esportazione all’estero, specialmente negli Usa cominciò a diventare molto importante.

Oggi questa realtà è totalmente seguita da Claudio, il figlio più giovane che grazie anche alla storicità dell’azienda sta portando avanti un enorme progetto di parcellizzazione con un grandissimo investimento effettuato per fa rinascere il vitigno Barbera nelle sue zone. Ricordiamo che molti anni fa il nebbiolo non era il vitigno principale di queste zone che erano coltivate a Dolcetto e Barbera.

Il Nebbiolo era un tempo il vino della Domenica, non è da molti anni che viene servito a tavola tutti i giorni anche nelle locande o nelle trattorie di zona. La Barbera era il vino del giorno e anche il Dolcetto, poi con gli anni visto l’aumento della domanda di Nebbiolo da tutto il mondo si sono spiantate quasi la totalità delle vigne a Barbera ed è stato coltivato il Nebbiolo.

Un’altra acquisizione molto importante con un contratto se non ricordo male trentennale Claudio l’ha fatta con l’acquisizione di uve dal Cru Monvigliero tanto amato dagli amanti del buon vino per grande eleganza e tannini sottili. Questa fase di acquisizione è nata grazie alla grande amicizia di Claudio con un suo amico e all’epoca compagno di scuola.

Mi sono recato in visita da Claudio perchè avevo una fantastica sensazione di lui come persona ma anche dei suoi che che avevo poco assaggiato prima.

Appena arrivato mi ha subito portato a fare un giro per le vigne, ammirando terreni, esposizioni e venti che quel giorno erano belli spinti.

Una news è che sta costruendo una mega cantina in Bricco delle Viole (Claudio mi dice che ha faticato molto, per bene 7 anni a chiedere permessi e le tempistiche burocratiche sono sempre molto lunghe) lo scavo è impressionante, tutto sotto terra, un buco di 30 metri che stanno ultimando. è davvero interessante notare nelle pareti dello scavo le varie stratificazioni di suolo e davvero ci si rende conto dell’importante ruolo che abbia il sottosuolo!

Sorgerà anche una spa ed un hotel sopra la cantina…. io mi sono già prenotato!

I vini che abbiamo assaggiato durante la giornata sono stati parecchi! Son stato fortunato ? ovviamente si… ma Claudio a mio parere oltre ad essere molto piacevole lo scambio di opinioni con lui è anche  una persona molto generosa.

Abbiamo assaggiato diverse Barbere ancora in vasca, poi il Bricco delle Viole ed il bianco Chardonnay.

Poi siamo tornati alla locanda del Buon Padre ed abbiamo iniziato la degustazione. La foto sottostante vi mostra cosa ci sia sotto al piano del ristorante, non ci si immaginerebbe mai una cantina così li sotto, vi invito ad andarci perchè oltre ad essere un luogo magico si mangia anche molto bene. Oltre a questa locanda ha aperto non moltissimi anni fa anche La Gemella a Barolo con una buona carta vini che provengono da tutto il mondo.

Il Dolcetto2017: dal 2006 viene raccolto con una maturazione leggermente tardiva quindi con più concentrazione e tannicità ma è sempre molto piacevole.

Barolo 2018: la cosa che già notavo in cantina su alcuni assaggi in botte era la parte netta di fragolina dibosco e viola che qui ritrovo in maniera chiara e Claudio di ciò è molto felice perchè per lui è importantissimo il filo conduttore dei profumi e aromi che si trova in affinamento e si riscontra poi in bottiglia. Vino davvero piacevole e ben fatto.

Ci sono anche alcune vasche in cemento che vengono utilizzate solo ed esclusivamente per il Dolcetto.

La Barbera La Gemella 2019: è uno degli ultimi vini nati, se ne producono 77 mila bottiglie in questo anno, è un vino morbidissimo e molto piacevole. La Barbera è davvero un vitigno che a me piace molto se fatto così bene! Vino nato nel 2006 da Claudio e interamente dedicato alla mamma Maria.

La Barbera Airoli 2018: in bocca si percepisce una dolcezza immediata, ma Claudio mi dice che non è zucchero, di zucchero siamo a zero! poi la parte terrosa emerge e rende il tutto molto armonioso.

Il Barolo Buon Padre 2016: è l’assemblaggio di vini chiaramente vinificati separatamente in maniera maniacale come ci trasmette Claudio, dicendoci anche che la pulizia e l’ordine in cantina sono davvero fondamentali per poi avere un vino che sia sano senza alcun difetto. Lo stile di questo Barolo è caratterizzato dall’acidità che deriva dai vigneti più in alto del crinale ed una potente struttura. Abbiamo anche assaggiato la 17 con  un tannino leggermente più marcato.

Il Monvigliero 2017: mostruosamente buono! i tannini delicatissimi sembrano quasi non esserci, alcol, frutto e acidità è tutto in perfetto equilibrio. Direi Claudio che ci hai visto lungo con l’acquisizione di questa parcella di Monvigliero. Complimenti.

Durante il pranzo assaggiamo tanti altri vini alcuni 2010 e uno stupendo 1978, da rimanere a bocca aperta! in perfetto stato.

 

 

 

 

 

 

Sebastien Ferrara

Direttore e Sommelier

Ristorante Enrico Bartolini Mudec

Milano

https://www.instagram.com/sebastien_ferrara/?hl=it

 

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