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Storie - Histories

Manhattan: un cocktail che ha fatto la storia con tre semplici ingredienti

Michele Crippa

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Il Manhattan prende il nome dalla famosa isola di New York, dove probabilmente ha avuto origine. La prima testimonianza scritta che abbiamo risale al 1882 e parla di una miscela di whisky, vermouth e bitter. È già molto di moda, ma conosciuto con nomi diversi: Manhattan Cocktail ovviamente, ma anche Jockey Club Cocktail e Turf Club Cocktail.

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Un’altra storia parla di un barista di New Orleans che, mentre è in visita a New York City, assaggiò una drink a base di whisky e vermouth. Al suo ritorno, decise di perfezionarlo e di chiamarlo Manhattan. Un terzo racconta che una signora fece servire questo cocktail a una festa nel 1874 al Manhattan Club. Tutti i dettagli sembrano coincidere, ma sfortunatamente a quel tempo la signora in questione, la signora Churchill, era in Inghilterra incinta di un famoso Winston. Scegliete voi a quale credere …

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C’è molta storia attorno a questo cocktail, così come ha avuto molte ricette nel tempo. Alcune includono lo sciroppo di zucchero o anche l’assenzio, indipendentemente da ciò, tre ingredienti non sono mai cambiati, o quasi: whisky, vermouth e bitter.

Il Rye Whisky è quello tradizionalmente utilizzato, per le sue note speziate e sicuramente anche perché le distillerie intorno a New York utilizzano la segale per produrre i propri whisky. Durante il proibizionismo fu sostituito dal whisky canadese e ancora oggi alcuni bar restano fedeli a questa usanza degli anni ’20. Ma esistono versioni con brandy, cognac o anche rum.


Il Vermouth utilizzato è quello rosso, la quantità è cambiata più volte nella storia del Manhattan, per una questione di gusti (abbinato o sostituito dal vermouth bianco), oppure per le difficoltà di approvvigionamento legate all’epidemia di fillossera, al proibizionismo o ancora alle grandi guerre.

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Il bitter più utilizzato è l’angostura per le sue note erbacee, ma può essere sostituito da un bitter all’arancia se si ha un debole per le note d’agrumi.

Da parte mia, preferisco preparare il mio Manhattan con: Bourbon, per le sue note di caramello, Vermouth rosso, per la sua dolcezza, e angostura, per i suoi aromi vegetali.

Questa è la ricetta universalmente riconosciuta:

  • 50 ml di Rye Whiskey
  • 20 ml di Vermouth Rosso
  • 2 gocce di Angostura

Mescolare gli ingredienti in un mixing glass riempito di ghiaccio, servire in un bicchiere a cocktail e decorare con una ciliegia al maraschino.

Michele Crippa

Direttore di Sala, Lucas Carton Parigi

Responsabile della sala di un ristorante parigino carico di storia come il "Lucas Carton", dove, insieme a Giovanni Curcio, lo Chef Sommelier, continua a portare avanti quello stile franco-italiano che tanto lo aveva affascinato a Londra, ma anche, e soprattutto, a cercare di trasmettere la sua passione alle nuove generazioni. Il progetto Chiccawine si sposa proprio co questo intento: promuovere, tramite le nuove tecnologie, le tecniche di sala e bar, portare la curiosità su prodotti tradizionali che meritano di essere messi sotto le luci dei riflettori e far conoscere gli uomini che dedicano la loro vita affinché tutto questo non scompaia.

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