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Storie - Histories

Cina ,1848: la Compagnia delle Indie Orientali grazie a Robert Fortune scopre il segreto del tè

Michele Crippa

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Comme abbiamo già visto, la Cina detenava il monopolio del commercio del té, il ché gli permetteva di fissare in maniera unilaterale il prezzo. Come è facilmente intuibile, il boccone era molto difficile da ingoiare per gli inglesi o, per essere più precisi, dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali.

Il primo tentativo per cercare di sottrarsi alle condizioni dettate dalla Cina fu di tentare di produrre in terra inglese, grazie alla scoperta nel 1823 di una pianta del té nella regione d’Assam. Fu un disastro, il tè ottenuto era di pessima qualità…

Il secondo tentativo è stato quello di cercare un altro mezzo di pagamento, poiché i registratori di cassa si stavano svuotando e mancavano i soldi. La soluzione è stata trovata in un prodotto illegale in Cina e che creava una vera e propria dipendenza: l’oppio. Il suo consumo fa precipitare la Cina in una crisi sanitaria senza precedenti. Così il governo decise, nel 1840, di gettare in mare un intero carico di oppio. Questo fu l’inizio della prima guerra dell’oppio, dopo la quale la Compagnia delle Indie Orientali, con il successo degli inglesi, ottenne un enorme potere.

CC MManchester Library

Lungi dall’essere soddisfatta, nel 1848 la Compagnia affidò la missione di svelare i segreti della produzione del tè al botanico Robert Fortune. Bisogna sapere che l’interno del paese era vietato agli stranieri, relegati nei porti commerciali. Il botanico, sotto mentite spoglie, è riuscito ad entrare nel paese e raggiungere due regioni molto famose, Fujian e Anhui. Dopo mesi di viaggio, fece una scoperta eccezionale per l’epoca, il tè nero e il tè verde erano fatti dalla stessa pianta !!! Decise quindi di inviare i semi in India, ma all’arrivo erano marci a causa dell’umidità della barca. Robert Fortune decise quindi di inviare 20.000 talee di piante da tè all’interno di serre portatili; e per mettere tutte le carte a suo favore decise di ingaggiare anche della manodopera cinese.

CC Ravalli 1

Nel 1856 vide la luce la prima piantagione di tè di Darjeeling e con essa un nuovo periodo d’oro per la Compagnia delle Indie Orientali.

Michele Crippa

Direttore di Sala, Lucas Carton Parigi

Responsabile della sala di un ristorante parigino carico di storia come il "Lucas Carton", dove, insieme a Giovanni Curcio, lo Chef Sommelier, continua a portare avanti quello stile franco-italiano che tanto lo aveva affascinato a Londra, ma anche, e soprattutto, a cercare di trasmettere la sua passione alle nuove generazioni. Il progetto Chiccawine si sposa proprio co questo intento: promuovere, tramite le nuove tecnologie, le tecniche di sala e bar, portare la curiosità su prodotti tradizionali che meritano di essere messi sotto le luci dei riflettori e far conoscere gli uomini che dedicano la loro vita affinché tutto questo non scompaia.

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