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La Musa acuminata e la birra di banana…Sebastien ci porta in Africa Orientale
Bevanda a dir poco dissetante ed inusuale: oggi vi racconto della birra di banana africana, non solo piacevole ma ricca di nutrienti e green.
Viene prodotta sia in Ruanda che in Burundi. Pensate che in queste zone dell’Africa una birra artigianale arriva a costare anche due volte meno rispetto a quella fatta industrialmente.
In Ruanda questa birra è conosciuta con il nome di Urwagwa, molto apprezzata nella parte orientale dell’Africa dove si consuma quotidianamente.
La ricetta per produrre questa bevanda è molto semplice: bisogna spremere le banane mature con le mani all’interno di un tino; il composto viene mescolato a dei lunghi steli d’erba permettendo così di schiacciare più facilmente i frutti.
Si continua poi con l’aggiunta di una miscela di acqua e sorgo o miglio; il tutto si versa poi in delle vasche o bidoni, coprendo con foglie di banano e ponendole al caldo su braci di legna per 2 o 3 giorni.
Una volta filtrata, la bevanda ottenuta è una birra dalla gradazione che può variare dai 5 ai 15 vol. alcolici. %
In alcune zone del Ruanda e del Burundi questa bevanda ha un ruolo sociale importante, perché donne e uomini si ritrovano nei caffè – bazar a consumare questa fresca e nutriente birra. Non si beve in un bicchiere normale ma nelle calebasses, una specie di scodella ricavata da zucche a metà che sono state precedentemente essiccate.
Pensate che Il banano è una delle prime piante coltivate dall’uomo fin dall’8000 avanti Cristo.
Molti pensano che sia un albero ma invece è una grande pianta erbacea dalla crescita molto rapida; in appena 9 mesi, se coltivata nei climi idonei, si arriva al primo raccolto.
Questo interessante prodotto si può trovare in commercio anche in Europa ma la qualità artigianale autoctona è chiaramente differente e nel gusto, nel profumo e nel colore.
Se siete tra i fortunati ad averla assaggiata lasciate la recensione nei commenti.