Storie - Histories
Andrea Picchioni: un produttore dell’Oltrepò Pavese presentato da Sebastien Ferrara
Passando per l’Oltrepò pavese volevo fermarmi a visitare un produttore. Era ancora troppo presto per tornare a Milano, la città in cui vivo, così ho chiamato Andrea in mezzo ai vigneti, il quale mi ha detto che sarebbe arrivato dopo mezz’ora, e quindi l’ho aspettato davanti a casa sua. Che gioia rivederla!
È un territorio che per molti anni è stato sminuito e non gode ancora di grande notorietà. Questo nonostante il fatto che molte persone vi producano ottimi vini.
Un esempio è quello di Andrea Picchioni, grande vignaiolo della Val Solinga.
Sua madre mi ha salutato mentre Andrea stava per arrivare.
Abbiamo iniziato la degustazione con un vino emozionante e audace chiamato “Brut Nature Profilo”, uno spumante 100% Pinot Nero. La cosa più imbarazzante è stata l’annata: 2000, a primo acchito non sembrava, proprio, ancora intatta.
Continuiamo, poi, la degustazione con il “Buttafuoco Riva Bianca 2009” prodotto con uve diverse. Prima fra tutte la Croatina, ricca di tannino e acidità, unita alla Barbera dando frutto e anche acidità, e la Vespolina chiamata localmente ughetta, dalla quale si estrae la spezia tipica dei vini di questo territorio.
L’annata 2009 è potente, cupa, eterea e tannica. Andrea prosegue con un 2008 completamente diverso; più delicato su frutti rossi croccanti, spezie delicate e tabacco, senza dubbio un vino accattivante.
Per sedurci, Andrea apre, in seguito, una “Riva Bianca 1997”. Qui il registro dei profumi cambia completamente: terziario e strutturato, il vino è vivo e mantiene tutte le sue promesse.
Non dimentico, inoltre, il suo “Rosso d´Asia”, dedicato a sua figlia e prodotto solo con uve croate: Pinot Nero Arfena. Infine, uno dei vini più piacevoli da degustare senza pensieri, con pane e salame, la “Bonarda Vivace luogo dei Ronchi”, fresca, profumata, avvolgente.
Sommelier e Direttore, Mudec-Enrico Bartolini Milano